Nelle ore immediatamente successive agli attacchi del 13 novembre a Parigi, le prime emozioni di shock e tristezza per la violenza che si stava svolgendo furono eclissate per molti da un'altra preoccupazione principale: cercare di scoprire se i loro cari a Parigi fossero al sicuro. Sei attacchi coordinati hanno avuto luogo in tutta la città quel giorno, causando la morte di oltre 130 persone, ferendone 350 e lasciando quasi 100 in condizioni critiche. Ma ancora una volta, il potere dei social media è venuto in aiuto di coloro che cercavano di trovare amici e familiari, poiché i social network come Twitter e Facebook hanno aiutato gli utenti a cercare i propri cari a Parigi in modo più efficiente che mai.
Per coloro che ricordano l'11 settembre, gli attacchi di venerdì a Parigi e la frenesia che ne è seguita sono stati un misterioso promemoria del panico e della devastazione che possono avvolgere una città, una nazione e un mondo, il tutto in pochi minuti. Nel 2001, sebbene avessi un cellulare, i telefoni fissi erano ancora il modo principale per raggiungere le persone. Ero a Brooklyn nel momento in cui gli aerei colpirono e ricordo di aver cercato freneticamente di chiamare i miei amici a Manhattan e di non essere riuscito a passare perché troppi chiamanti stavano ostruendo il sistema. Ora, quasi 15 anni dopo, quel problema è stato risolto, grazie alla comunicazione rapida dei social media in tutto il mondo.
Per coloro che cercavano tramite Facebook, il social network ha lanciato il suo strumento di "ricerca di sicurezza", che consente agli utenti di contrassegnarsi come "sicuri" a seguito di una crisi. E Twitter è stato particolarmente prezioso nell'offrire un rifugio sicuro a Parisiens, in quanto gli utenti hanno twittato l'hashtag #PorteOuverte per far sapere agli altri che la loro porta era aperta. Un altro hashtag che ha fatto il giro su Twitter è stato #rechercheParis, che si traduce in "cercare Parigi". Secondo CNNMoney, l'hashtag #rechercheParis è stato utilizzato per la prima volta da una donna intorno alle 2:00 del sabato ora locale, ma in poco meno di due ore, l'hashtag è stato utilizzato in più di 100 tweet al minuto, secondo i dati di Twitter.
Come molti hanno testimoniato in prima persona, la comunità di Twitter ha mostrato solidarietà nel mezzo della follia di venerdì, dando alla gente un mezzo per riunirsi con le persone scomparse. CNNMoney riferisce inoltre che gli utenti di tutto il mondo stavano pubblicando foto di persone care a Parigi che stavano cercando di trovare, insieme alle informazioni di contatto. Molti utenti di Twitter sono intervenuti per ritwittare quelle foto e spargere la voce, alcune foto sono state ritwittate migliaia di volte. Alcuni utenti li hanno persino ritwittati per aggiungere l'hashtag #rechercheParis al fine di aiutare ulteriormente a rendere virale la foto.
Twitter ha anche visto alcune riunioni felici, con gli utenti che hanno pubblicato buone notizie e ringraziato la loro comunità online per aver dato una mano.
Qui negli Stati Uniti, le persone hanno anche preso Twitter per offrire Parisiens bloccati e spaventati che non riuscivano a trovare un posto dove stare - dimostrando in un altro modo quanto i social media uniti possano portare un mondo pieno di estranei tutti lasciati indietro dallo stesso tragedia.